Il progetto coinvolge 40 pazienti affetti da differenti forme di cancro e in diverse fasi di cura presso la Struttura Complessa di Radioterapia Oncologica dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Il periodo di realizzazione è di 12 mesi. Il Naturopata incontrerà settimanalmente i pazienti oncologici, sia all’interno della Struttura Complessa di Radioterapia Oncologica che presso la sede di A.R.ONC. Il progetto intende garantire ad ogni paziente un trattamento manuale di medicina naturale a settimana, per un ciclo totale di 12 trattamenti (3 mesi di terapia), al fine di prendersi cura del soggetto nella sua totalità in base ad una concezione olistica della salute. Il lavoro del Naturopata verrà monitorato attraverso questionari scientifici validati EORTC che verranno somministrati ai pazienti nel periodo iniziale e finale dei trattamenti al fine di registrare con la raccolta dati l’effettivo miglioramento della qualità della vita. L’obiettivo da raggiungere consiste nel ridurre le solitudini involontarie, sviluppare l’inclusione sociale del malato e preservare un equilibrio dove biologico e psichico coesistano come facce di una stessa medaglia in persone che hanno intrapreso un percorso di cura contro il cancro.

Nella maggior parte dei casi l'iter di cura del paziente oncologico tende a privilegiare gli aspetti tecnico-scientifici della terapia da somministrare, fino a concentrare quasi tutta l'attenzione sulla malattia piuttosto che sul malato. In realtà il paziente vive nel profondo una sofferenza che purtroppo sfugge a qualsiasi classificazione scientifica. La Riflessologia Plantare può diventare dunque un valido aiuto. Si tratta di una tecnica antichissima di Medicina Tradizionale Cinese (esercitata da una Naturopata competente formatasi per cinque anni presso l'Istituto di Medicina Psicosomatica Riza di Milano) che non mira a sostituire nessuna cura, ma che può essere utilizzata come valida stampella dalla medicina tradizionale. Lavora sulle terminazioni nervose presenti nei piedi, oltre 7mila tra pianta e dorso. Attraverso la pressione esercitata dall'operatore su determinati "punti riflessi" il piede colloquia direttamente con quelle parti di cervello adibite al controllo di organi e sistemi, che a loro volta stimolano le corrispondenti e corrette funzioni dell’organismo.

Da tempo grandi centri di eccellenza a livello internazionale hanno scoperto e messo in pratica le potenzialità della medicina complementare al fine di migliorare la qualità della vita del paziente. Purtroppo chi è malato di tumore attraversa un momento della vita molto complesso, deve accettare non solo la malattia ma anche la terapia, che in alcuni casi può provocare effetti collaterali importanti. Con l’aiuto della medicina alternativa dunque si può maggiormente supportare il paziente e considerarlo nella sua interezza.
Trattandosi di una tecnica non invasiva, scevra da qualsiasi controindicazione e basata su una stretta interazione tra paziente e operatore, la Riflessologia Plantare è adatta ad ogni età, dal bambino all’anziano, ed è affiancabile senza alcuna interferenza a qualunque campo medico, e dunque anche all'oncologia. E' in grado di attenuare gli effetti collaterali di chemioterapia e radioterapia quali nausea, spossatezza, cefalee, dolori articolari. Rafforza inoltre il sistema immunitario ed è un valido aiuto contro insonnia, diminuzione dell'energia fisica e psichica, stati di tensione, ansia, depressione. Essendo utile sia al sistema immunitario sia a quello neuroendocrino, questa tecnica è in grado di ridare vitalità, contribuisce a mitigare il dolore, sollevare lo stato d’animo, alleviare lo stress fisico ed emotivo.

La persona che usufruisce di cure negli ambienti ospedalieri vive nella maggior parte dei casi gli spazi con una predisposizione d’animo ansiogena, condizione che non porta a vivere con serenità il processo di cura. A.R.ONC ritiene necessario migliorare l’approccio verso i luoghi di cura, cosa possibile attraverso questo progetto. Il Naturopata utilizzerà quindi oltre alla tecnica manuale di Riflessologia Plantare anche musica rilassante, luce soffusa e aromi gradevoli negli ambulatori della Struttura Complessa di Radioterapia Oncologica, al fine di accompagnare con molta delicatezza la persona in uno stato di rilassamento profondo. La persona in cura oncologica riuscirà così a sentirsi sostenuta, non abbandonata, e potrà cominciare a percepire con occhi diversi luoghi di visita o di degenza, rimuovendo lentamente dentro si sé sensazioni di ansia o di paura e a rivalutare così spazi che prima aveva catalogato come angoscianti.

Il progetto prevede anche la possibilità di utilizzare la sede di A.R.ONC come ulteriore luogo di attività, uno spazio esterno all’ambiente ospedaliero, e ciò incentiverà l’inclusione sociale del paziente. PUNTI RIFLESSI si propone di promuovere anche l’umanizzazione delle cure e la visione olistica della salute attraverso l’attività di comunicazione e ufficio stampa del progetto stesso. Il nostro bisogno è di far capire al paziente che il cancro non intacca totalmente il corpo e la sua vita. Una parte sana esiste ed è su quella che PUNTI RIFLESSI vuole lavorare rimettendo in connessione il paziente con la totalità corpo-mente, sviluppando così un lavoro a 360 gradi che conferisce ai pazienti la certezza di essere sostenuti e di essere portati fuori dall’aridità del resoconto clinico.

La Riflessologia Plantare in Radioterapia Oncologica a sostegno del malato di cancro
Progetto “PUNTI RIFLESSI”

Da settembre 2017 la Struttura Complessa di Radioterapia Oncologica di Perugia, diretta dalla prof.ssa Cynthia Aristei, offre la possibilità ai pazienti di usufruire gratuitamente di trattamenti di Riflessologia Plantare con l'obiettivo di migliorarne la qualità della vita. Il progetto mira a promuovere la salute e il benessere del paziente oncologico e a contrastare le condizioni di fragilità che si vengono a creare nello stato di malattia.
Il progetto coinvolge 40 pazienti affetti da differenti forme di cancro e in diverse fasi di cura presso la Struttura Complessa di Radioterapia Oncologica dell’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia. Il periodo di realizzazione è di 12 mesi. Il Naturopata incontrerà settimanalmente i pazienti oncologici, sia all’interno della Struttura Complessa di Radioterapia Oncologica che presso la sede di A.R.ONC. Il progetto intende garantire ad ogni paziente un trattamento manuale di medicina naturale a settimana, per un ciclo totale di 12 trattamenti (3 mesi di terapia), al fine di prendersi cura del soggetto nella sua totalità in base ad una concezione olistica della salute. Il lavoro del Naturopata verrà monitorato attraverso questionari scientifici validati EORTC che verranno somministrati ai pazienti nel periodo iniziale e finale dei trattamenti al fine di registrare con la raccolta dati l’effettivo miglioramento della qualità della vita. L’obiettivo da raggiungere consiste nel ridurre le solitudini involontarie, sviluppare l’inclusione sociale del malato e preservare un equilibrio dove biologico e psichico coesistano come facce di una stessa medaglia in persone che hanno intrapreso un percorso di cura contro il cancro.

Nella maggior parte dei casi l'iter di cura del paziente oncologico tende a privilegiare gli aspetti tecnico-scientifici della terapia da somministrare, fino a concentrare quasi tutta l'attenzione sulla malattia piuttosto che sul malato. In realtà il paziente vive nel profondo una sofferenza che purtroppo sfugge a qualsiasi classificazione scientifica. La Riflessologia Plantare può diventare dunque un valido aiuto. Si tratta di una tecnica antichissima di Medicina Tradizionale Cinese (esercitata da una Naturopata competente formatasi per cinque anni presso l'Istituto di Medicina Psicosomatica Riza di Milano) che non mira a sostituire nessuna cura, ma che può essere utilizzata come valida stampella dalla medicina tradizionale. Lavora sulle terminazioni nervose presenti nei piedi, oltre 7mila tra pianta e dorso. Attraverso la pressione esercitata dall'operatore su determinati "punti riflessi" il piede colloquia direttamente con quelle parti di cervello adibite al controllo di organi e sistemi, che a loro volta stimolano le corrispondenti e corrette funzioni dell’organismo.

Da tempo grandi centri di eccellenza a livello internazionale hanno scoperto e messo in pratica le potenzialità della medicina complementare al fine di migliorare la qualità della vita del paziente. Purtroppo chi è malato di tumore attraversa un momento della vita molto complesso, deve accettare non solo la malattia ma anche la terapia, che in alcuni casi può provocare effetti collaterali importanti. Con l’aiuto della medicina alternativa dunque si può maggiormente supportare il paziente e considerarlo nella sua interezza.
Trattandosi di una tecnica non invasiva, scevra da qualsiasi controindicazione e basata su una stretta interazione tra paziente e operatore, la Riflessologia Plantare è adatta ad ogni età, dal bambino all’anziano, ed è affiancabile senza alcuna interferenza a qualunque campo medico, e dunque anche all'oncologia. E' in grado di attenuare gli effetti collaterali di chemioterapia e radioterapia quali nausea, spossatezza, cefalee, dolori articolari. Rafforza inoltre il sistema immunitario ed è un valido aiuto contro insonnia, diminuzione dell'energia fisica e psichica, stati di tensione, ansia, depressione. Essendo utile sia al sistema immunitario sia a quello neuroendocrino, questa tecnica è in grado di ridare vitalità, contribuisce a mitigare il dolore, sollevare lo stato d’animo, alleviare lo stress fisico ed emotivo.

La persona che usufruisce di cure negli ambienti ospedalieri vive nella maggior parte dei casi gli spazi con una predisposizione d’animo ansiogena, condizione che non porta a vivere con serenità il processo di cura. A.R.ONC ritiene necessario migliorare l’approccio verso i luoghi di cura, cosa possibile attraverso questo progetto. Il Naturopata utilizzerà quindi oltre alla tecnica manuale di Riflessologia Plantare anche musica rilassante, luce soffusa e aromi gradevoli negli ambulatori della Struttura Complessa di Radioterapia Oncologica, al fine di accompagnare con molta delicatezza la persona in uno stato di rilassamento profondo. La persona in cura oncologica riuscirà così a sentirsi sostenuta, non abbandonata, e potrà cominciare a percepire con occhi diversi luoghi di visita o di degenza, rimuovendo lentamente dentro si sé sensazioni di ansia o di paura e a rivalutare così spazi che prima aveva catalogato come angoscianti.

Il progetto prevede anche la possibilità di utilizzare la sede di A.R.ONC come ulteriore luogo di attività, uno spazio esterno all’ambiente ospedaliero, e ciò incentiverà l’inclusione sociale del paziente. PUNTI RIFLESSI si propone di promuovere anche l’umanizzazione delle cure e la visione olistica della salute attraverso l’attività di comunicazione e ufficio stampa del progetto stesso. Il nostro bisogno è di far capire al paziente che il cancro non intacca totalmente il corpo e la sua vita. Una parte sana esiste ed è su quella che PUNTI RIFLESSI vuole lavorare rimettendo in connessione il paziente con la totalità corpo-mente, sviluppando così un lavoro a 360 gradi che conferisce ai pazienti la certezza di essere sostenuti e di essere portati fuori dall’aridità del resoconto clinico.
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